Dall'antico al moderno

Servizio da caffé realizzato da Pietro Gaggi nel 1931.

Oltre alle forme tradizionali di manufatti più classici, già verso la fine dell’Ottocento, gli artigiani idearono e tornirono altri oggetti, sempre legati ad usi domestici, come zuccheriere, caffettiere, saliere, etc. Poi, con il passare del tempo, la produzione andò via via sviluppandosi, fino ad arrivare alla odierna gamma di oggetti ad uso di cucina e di arredamento. Per renderli esteticamente più gradevoli, alcuni tornitori cominciarono a lisciarli con carte abrasive, a lucidarli con cera e a decorarli. Più tardi venne usata una vernice color verde malachite che esaltava il colore della pietra. Dal 1930 in poi, gli artigiani iniziarono a decorare gli oggetti in pietra ollare con incisioni e bassorilievi.

Negli ultimi anni, la pietra ollare è stata utilizzata anche come materiale scultoreo di interessanti opere d’arte, di cui se ne trovano significative espressioni, sia in ambito civile che religioso, in tutta la Valmalenco.

Riferimenti bibliografici

  • Leoni Battista – Gaggi Silvio, La pietra ollare, Sondrio 1985