Il Regolamento disciplina le modalità di gestione e di programmazione dell'Ecomuseo.
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Art 1 – Istituzione e marchio
- Tra i Comuni di Lanzada, Caspoggio, Chiesa in Valmalenco, Torre di Santa Maria e Spriana è costituito un Ecomuseo denominato in via esclusiva “ECOMUSEO DELLA VALMALENCO” (di seguito anche solo Ecomuseo), con natura di istituzione culturale permanente e senza scopo di lucro.
- Il presente regolamento disciplina le modalità di gestione e di programmazione dell’Ecomuseo.
- L’Ecomuseo fa riferimento all’area territoriale coincidente con i territori dei Comuni di Lanzada, Caspoggio, Chiesa in Valmalenco, Torre di Santa Maria e Spriana. L’Ecomuseo è chiaramente identificato e contraddistinto da caratteristiche paesaggistiche, ambientali, socio-economiche, storico-culturali, socio-ambientali proprie ed insite nella storia e nelle trasformazioni dei luoghi dell’area territoriale di riferimento.
- L’Ecomuseo ha un proprio dominio internet e un marchio esclusivi che lo caratterizzano.
- L’ utilizzo del marchio è disciplinato con atto del Consiglio Direttivo dell’“ECOMUSEO DELLA VALMALENCO”.
Art 2 - Sede
- L’ Ecomuseo ha sede legale presso il Comune di Lanzada, via San Giovanni, n. 432.
- L’Ecomuseo potrà avere ulteriori sedi operative da individuarsi nel corso della fase di avviamento.
Art 3 – Scopi, finalità e identità
Gli scopi, le finalità e l’identità dell’“ECOMUSEO DELLA VALMALENCO” sono quelli previsti al punto 4 dell’art. 1 della Legge Regionale n°13 del 12 luglio 2007 (Riconoscimento degli ecomusei per la valorizzazione della cultura e delle tradizioni locali ai fini ambientali, paesaggistici, culturali, turistici ed economici), in particolare:
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rafforzare il senso di appartenenza delle identità locali attraverso il recupero e la valorizzazione delle radici storiche e culturali delle comunità della Valmalenco, attraverso la raccolta e l’inventariazione di informazioni, dati, documenti e altro da catalogare;
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formare un Catalogo Unico dell’intero patrimonio ambientale e culturale della Valmalenco e una rete che permetta di interagire con i cittadini;
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attivare e rendere partecipi direttamente le comunità, le istitituzioni culturali e scolastiche e le associazioni locali ai processi di valorizzazione, ricerca, fruizione attiva e promozione del patrimonio culturale-materiale, immateriale-sociale e ambientale della Valmalenco, compresi i “saperi” tramandati e le tradizioni;
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conservare, ripristinare e restaurare ambienti di vita e di lavoro tradizionali per tramandare le testimonianze e le trasformazioni della cultura materiale e immateriale, nonché ricostruire l’evoluzione delle abitudini di vita e di lavoro delle popolazioni locali, delle tradizioni religiose, culturali, ricreative, produttive, dell’utilizzo delle risorse naturali, delle tecnologie, delle fonti energetiche e delle materie impiegate nella produzione agricola, artigianale e industriale;
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valorizzare i territori e i loro patrimoni di immobili caratteristici e storici, mobili e attrezzi, strumenti di lavoro, manufatti artistici e artigianali, strumenti musicali e ogni altro oggetto utile alla ricostruzione fedele di ambienti di vita tradizionali, sia interni che esterni, consentendone la salvaguardia e la buona manutenzione, nonché il rafforzamento delle reti di relazione locali;
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ricostruire ambienti di vita e di lavoro tradizionali finalizzati alla produzione di beni o di servizi da offrire ai visitatori, creando occasioni di impiego e di vendita di prodotti locali, nonché di didattica, sport e svago in genere;
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svolgere direttamente attività di studio e di ricerca finalizzati ad approfondire le conoscenze e valorizzare le peculiarità dell’ “ECOMUSEO DELLA VALMALENCO”.
Art 4 – Gestione e risorse finanziarie
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L’Ecomuseo è dotato di una propria gestione amministrativa, culturale e scientifica che può essere svolta direttamente o tramite affidamento a un Ente Gestore e gode di un proprio assetto finanziario.
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Le risorse finanziarie necessarie allo svolgimento delle attività dell’Ecomuseo derivano da;
- quote sociali annuali ed eventuali contributi volontari degli associati che potranno essere richiesti in relazione alle necessità ed al funzionamento dell’Associazione;
- contributi di enti pubblici e privati e di ogni altro soggetto fisico o giuridico;
- eventuali erogazioni, donazioni, lasciti;
- eventuali entrate per servizi prestati dall’Ecomuseo;
- attività svolte di vendita proprie, pubblicazioni, gadgets, accompagnamento, ecc;
- attività gestionali dirette commerciali quali bar, ristorazione, vendita prodotti tipici, etc.
Art 5 - Comitato Tecnico/scientifico di Partecipazione
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Per il supporto alla programmazione è istituito apposito Comitato Tecnico/scientifico di partecipazione composto dal Presidente del Consiglio Direttivo o suo delegato, ed eventualmente da un rappresentante dell’Ente Gestore (art 6, comma 2 del presente regolamento) e dal Coordinatore/referente dell’Ecomuseo.
Ne fanno inoltre parte ulteriori persone, da 3 a 5, nominate dal Consiglio Direttivo. Le stesse dovranno avere competenze conoscitive dei territori, del patrimonio o della storia della Valmalenco, o della vita associativa locale e avere una comprovata esperienza nel settore culturale, scientifico, artistico, etno-antropologico o turistico.
Il Comitato esprime pareri non vincolanti e deve essere informato almeno semestralmente dell’attività programmata e svolta da parte dell’Ente Gestore.
In particolare si occupa di:
- attività di indirizzo delle attività ecomuseali;
- monitoraggio dello stato di conservazione delle strutture e degli itinerari;
- controllo dell’attività dell’Ente Gestore con verifica della buona esecuzione del protocollo d’intesa o convenzione di gestione.
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Il Comitato è convocato e presieduto dal Presidente del Consiglio Direttivo o suo delegato e comunque si riunisce almeno una volta l’anno prima dell’approvazione del bilancio.
Le delibere, ancorché non vincolanti, sono assunte a maggioranza semplice dei presenti.
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Alle riunioni del Comitato possono partecipare tutti i soggetti coinvolti nelle attività dell’Ecomuseo (senza diritto di voto).
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Alle sedute del Comitato possono sempre essere invitate quelle persone del cui parere il Comitato riterrà opportuno servirsi.
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I componenti il Comitato Tecnico/scientifico di partecipazione intervengono alle riunioni senza percepire alcun compenso e/o gettone di presenza.
Può essere autorizzato l’eventuale rimborso spese per la partecipazione alle riunioni od incarichi speciali.
Art 6 – Programmazione ed Ente Gestore
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Le Amministrazioni Comunali, proprietarie di tutte le strutture riferite all’Ecomuseo, possono assegnarlo in uso ad un Ente Gestore (struttura che gestisce amministrativamente, culturalmente e scientificamente l’Ecomuseo) con il quale sarà sottoscritto un protocollo d’intesa o convenzione che avrà durata triennale e sarà rinnovabile.
Il rinnovo dovrà essere esaminato e disposto sei mesi prima della scadenza.
Lo stesso dovrà operare in linea con il presente regolamento e con gli indirizzi delle Amministrazioni.
Dovrà inoltre cercare di coordinarsi con l’operato delle associazioni locali, delle realtà agricole, artigianali e turistico/economiche locali.
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L’Ente Gestore svolge le seguenti funzioni:
- proporre al Consiglio Direttivo dell’Ecomuseo gli indirizzi generali di politica culturale dell’Ecomuseo stesso tramite i quali tradurre operativamente le finalità di cui all’articolo 3;
- proporre le modalità di impiego dei contributi e presentare le richieste di finanziamento in qualità di Ente Gestore;
- amministrare l’Ecomuseo, definire il programma annuale delle attività e gli orari di apertura al pubblico; favorire le aggregazioni a tutti i livelli all’interno del territorio ecomuseale;
- definire un bilancio di previsione compatibile con le risorse effettivamente disponibili;
- provvedere all’attività ecomuseale, culturale, scientifica, didattica e formativa. L’attività di documentazione sarà realizzata in collaborazione con l’Archivio di Etnografia e Storia Sociale (AESS) di Regione Lombardia, attraverso apposita convenzione, e con altre strutture scientifiche; tale documentazione dovrà essere realizzata secondo gli standard e sarà promossa a livello regionale e nazionale;
- organizzare mostre e visite al patrimonio artistico di altre località, agli altri ecomusei presenti sul territorio europeo e mondiale, promuovere e pubblicare studi riguardanti la storia, le tradizioni, il dialetto ed il folklore locali;
- promuovere ed incrementare la collaborazione con le scuole del territorio lombardo ed eventualmente con gli istituti universitari e i loro centri studi;
- stringere rapporti di collaborazione e di collegamento con istituti museali ed ecomuseali operanti sul territorio regionale, nazionale ed estero;
- coinvolgere le associazioni locali, di volontariato e la popolazione nelle attività promosse dall’Ecomuseo.
- favorire e sviluppare la rete ecomuseale lombarda, nazionale ed internazionale degli ecomusei;
- individuare e nominare il coordinatore/referente dell’Ecomuseo di concerto con le Amministrazioni e nominare un rappresentante all’interno del Comitato tecnico/scientifico di partecipazione.
Tutte le attività potranno essere anche non svolte direttamente dall’Ente Gestore, ma effettuate tramite esternalizzazione dei servizi o attività.
Il funzionamento dovrà essere improntato allo sviluppo ecomuseale tramite il coinvolgimento attivo della comunità locale, delle Associazioni e delle attività economiche.
Art 7 – Coordinatore/referente
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Il Coordinatore/referente dell’Ecomuseo (di seguito solo Coordinatore) è nominato dal Consiglio Direttivo dell’Ecomuseo, o in caso di affidamento all’esterno è nominato dall’Ente Gestore.
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Il Coordinatore deve possedere la laurea come titolo di studio (diploma di laurea del vecchio ordinamento o laurea magistrale del nuovo ordinamento) preferibilmente in materie umanistiche, ed un curriculum che giustifichi l’assegnazione dell’incarico.
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Il Coordinatore ha i seguenti compiti:
- predisporre il programma annuale delle attività da sottoporre all’Ente Gestore;
- preparare la proposta di bilancio;
- attuare le deliberazioni dell’Ente Gestore;
- svolgere tutte le mansioni affidate dall’Ente Gestore;
- coordinare le attività dell’ecomuseo assicurandosi della buona riuscita.
Art 8 – Modalità di reperimento risorse finanziarie, strumentali e umane
Le risorse finanziarie dovranno essere reperite come indicato all’articolo 6 comma 2.
Le risorse strumentali deriveranno principalmente dagli investimenti programmati di concerto con le amministrazioni locali ed il Comitato tecnico/scientifico di partecipazione.
L’Ecomuseo, per lo svolgimento del programma di base sopra evidenziato, dovrà dotarsi di risorse umane, anche su base volontaria, reperite tra la popolazione locale e tra coloro che si dimostreranno maggiormente interessati al progetto ecomuseale.
Inoltre le risorse umane saranno reperite collaborando in particolare con le associazioni locali.
Art 9 – Modalità di coinvolgimento della popolazione e degli altri soggetti operanti sul territorio
L’Ecomuseo dovrà impegnarsi al massimo per coinvolgere nelle proprie attività la popolazione locale incentivandone la partecipazione, attraverso iniziative, riunioni, forum e manifestazioni mirate.
Collaborerà con tutte le realtà operanti sul territorio (culturali, religiose, sportive, sociali, musicali, centro biblioteca, ecc.) e dei comuni limitrofi al fine di consolidare ed incrementare la realtà ecomuseale.
Allo stesso modo organizzerà eventi e promozioni che valorizzino le realtà economiche interessate ad uno sviluppo ecomuseale in modo da favorire lo sviluppo locale sostenibile ai fini del rilancio socio/economico e turistico/culturale.
Art 10 – Entrata in vigore
Il presente regolamento entra in vigore con l’inizio dell’attività dell’Ecomuseo.
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