E' la classica tappa che permette di entrare nel cuore del gruppo del
Bernina, in una zona ancor oggi caratterizzata dalla presenza di grandi ghiacciai, tra i più estesi delle Alpi italiane.
La capanna Marinelli è uno dei più importanti e conosciuti rifugi alpini: fu anche il primo, assieme alla Capanna di Corna Rossa (poi Rif. Desio, temporaneamente inagibile) ad essere edificata in Valmalenco nel lontano 1880.
Superato il Bocchel del Torno, in un contesto caratterizzato da una forte naturalità, si divalla lungo le piste da sci, in parte di recente realizzazione, per raggiungere e seguire l'antica mulattiera che da Lanzada portava al Rif. Marinelli, attraverso estesi boschi, i pascoli dell'Alpe Campascio e quelli più alti dell'Alpe Musella.
A monte dell'Alpe Musella, a 2240 m circa si incontra il percorso proveniente da Campo Moro e si prosegue alternando falsopiani morenici e ripidi pendii sino al Rif. Carate, a pochi metri dalla bocchetta delle Forbici dove si apre la più spettacolare e conosciuta veduta del gruppo del Bernina che si riflette nelle acque dell'omonimo laghetto.