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Chiesa di S. Carlo a Vetto
Secondo la tradizione la chiesa di Vetto fu costruita per volere della famiglia sondriese Lavizzari che in Valmalenco aveva molte proprietà, anche se questi ultimi erano solamente gli eredi della famiglia Vetti, cui apparteneva quel Paolo Vetto,
facoltoso commerciante dell’omonima contrada, che si dice essere stato il vero fondatore della chiesa, intorno alla prima metà del secolo XVII.
E’ stato ipotizzato che la chiesa sia stata costruita per un voto per grazia ricevuta o per una devozione personale a San Carlo Borromeo che era stato proclamato santo proprio in quell’epoca (1610).
L’edificio ha una facciata molto semplice, con tre aperture ravvicinate e un semplice portale in pietra locale. Al suo interno, l’altare maggiore ha una tela del secolo XVII raffigurante San Carlo entro una pesante cornice barocca in stucco colorato,
con ai lati due angeli cariatidi a fianco dei quali sono effigiati a sinistra lo stemma della famiglia Lavizzari e a destra quello dei Vetti. Su un altare addossato alla parete di destra vi sono un tabernacolo in legno intagliato dipinto e dorato
(sec. XVIII) e in una nicchia, una statua della Madonna con Gesù Bambino in legno dorato e dipinto (sec. XVIII/XIX).
Riferimenti bibliografici
-
Bradanini Silvio ,
Lanzada e le sue chiese nella storia e nell’arte,
Sondrio 1987
-
Gianasso Mario (a cura di),
Guida turistica della provincia di Sondrio,
II edizione, Sondrio, Banca Popolare di Sondrio, 2000