La parrocchia di Torre di S. Maria

di Saveria Masa

La parrocchiale di Torre S. Maria.

Per tutto il Medioevo, l’antica comunità di Torre di S. Maria, sviluppatasi lungo la strada principale che percorreva longitudinalmente la Valmalenco, al pari delle altre comunità di valle, dovette far riferimento per i servizi religiosi all’unica chiesa esistente, quella dei SS. Giacomo e Filippo di Chiesa dove risiedeva il curato della valle. La notevole distanza geografica che divideva i due villaggi e l’incremento demografico verificatosi anche a Torre sul finire del Trecento, costituiscono le ragioni che indussero ben presto la popolazione ad edificare una chiesa propria. Il tempio costruito nei primi anni del Quattrocento e dedicato a Santa Maria Nascente, fu consacrato il 25 aprile 1415.

Da quel momento in poi, sebbene con alterne vicende, la comunità religiosa di Torre poté beneficiare dei servizi religiosi in loco, dapprima grazie al sacerdote che da Chiesa si portava periodicamente a Torre, in seguito, durante il secolo XVI, grazie al mantenimento di un curato proprio in paese. Il primo curato di cui si ha notizia documentata (1588), è frate Antonio de Cadeis da Bergamo, dell’ordine degli agostiniani, cui seguì Antonio Villa di Genova sino al 1608. In quegli anni si susseguirono altri sacerdoti alla cura di Torre: Bartolomeo Fracalossi nativo di Bormio, Giovanni Francesco Interiortoli di Sondrio (dal 1610 al 1615), Adriano Merli di Sondrio (dal 1616 al 1619) e Giovanni Pietro Carini di Lanzada, il quale sarà anche il primo parroco.

La cura d’anime di Torre di S. Maria, al pari delle altre comunità della Valmalenco, ottenne l’autonomia religiosa nel 1624, anno in cui si costituì la parrocchia (14 luglio). Affidata per brevissimo tempo al curato Giovanni Pietro Carini (che fu poi nominato parroco di Lanzada), la parrocchia di Torre fu in seguito assegnata al sacerdote Giovanni Matteo Homodei di Sernio che la resse sino al 1628, cui fece seguito Benedetto Paravicini di Ardenno, laureato in teologia. Nel 1631 fu nominato parroco Nicola Quadrio di Bormio, il quale rimase a Torre per soli tre anni. Fu sostituito, per breve tempo, da Vincenzo Vicedomini di Morbegno. Nel 1636 la parrocchia fu affidata a Giovanni Giogia di Lanzada che sarà il primo ad esercitare il ministero parrocchiale con continuità, dal 1636 al 1661.